
Non so perché, mi viene da pensare alle scelte. Sento spesso dire frasi come "avere il coraggio di scegliere", "saper scegliere bene", "avere la forza di fare una scelta". Credo che non siano queste le parole corrette. Voglio dire, sembra che la cosa difficile sia la scelta. Capisco che a volte ci siano due o più opzioni valide e si abbiano dei dubbi, ma se uno è abbastanza adulto da conoscersi un po' allora sa cosa funziona per lui e cosa no. Almeno, all'incirca. Da quello che hai vissuto, da quello che hai visto delle vite degli altri, da quello che hai imparato sui libri, che ti hanno insegnato i genitori, nel corso della tua esistenza hai avuto modo di farti un'idea di quello che ti va o non ti va bene, di quello che è il caso di dire o no, e a chi, di quello che è educato, di quello che è idealmente giusto, di quello che è conveniente, eccetera eccetera. Quindi, tecnicamente, sai fare delle scelte.
Bisogna vedere in base a cosa decidi.
In base alla convenienza, economica, sociale, affettiva eccetera.
In base ai consigli, più o meno forzanti, di chi ti è superiore, o che senti superiore.
In base all'imitazione.
In base alla voglia di ribellione, ripicca.
In base a quello che ritieni giusto per principio.
In base all'affetto.
In base al disprezzo.
In base a come senti di essere e a quello che senti giusto per te.
In base alla paura.
In base alle convenzioni.
E altro ancora.
Quello che mi sento di dire è che, sempre, come in tutti gli ambiti della vita, c'è da pagare.
Con la noia.
Con il denaro.
Con la dignità.
Con l'autostima.
Con qualche amico.
Con la delusione dei familiari.
Col dispiacere.
Con la mancanza di personalità e l'omologazione.
Con la dipendenza da qualcosa o qualcuno.
Con la libertà.
Con la vita.
Con la maggiore o minore discriminazione.
Tutto ha un prezzo, e tutti abbiamo un prezzo. Con qualcosa si paga.
Come dicevo all'inizio, il difficile non è scegliere.
E' pagare.
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