
che bella giornata. Era cominciata ieri sera malissimo, andando al lavoro per fare la notte e sentendo di una bambina caduta dal quinto piano..dio santo..mi vengono le lacrime ogni momento che ci ripenso.
E' proseguita con la notte al lavoro, appunto, che per quanto io ami la mia professione alla mattina dopo, con dieci ore sulle spalle, sono spalmata tipo nutella sul pane. Vado a letto col solo pensiero di riabbracciare mia figlia, dopo quel che ho sentito la sera prima..e quando mi alzo e la vado a prendere lei è li', che mi fa un sorriso grande e mi abbraccia. Chi mi conosce sa che non sono una "mamma chioccia", ma da quando c'è lei non capisco come facevo a stare senza, prima. Siamo andate al centro commerciale, con la mia migliore amica. Eh, direte, sai che giornatona. Magari è vero, non è stato niente di speciale girare per negozi, farle fare mille giri sulle giostrine, mangiare un tramezzino col succo..è stata una giornata serena, allegra e spensierata, mica speciale.
Ma allora perchè dovremmo considerare "speciale" in negativo ogni più stupido contrattempo che ci capita? Perchè se hai una discussione con i tuoi genitori inizi a voler andartene via di casa? Perchè se hai un problema al lavoro, seccante ma risolvibile, inizi a pensare a quanto sei stressato? Perchè se ti viene l'influenza pensi di stare malissimo? Perchè se una sera in discoteca non rimorchi nessuno pensi che stai invecchiando, o che sei particolarmente brutta o, per chi ama se stesso, che sei circondato di stronze insensibili? Perchè se un amico non si fa vivo per una decina di giorni lo consideri una persona fredda che se ne frega di te? Perchè passi secoli a piangere su una relazione finita? per poi accorgerti, quando hai gli occhi asciutti e finalmente ci vedi, che sei circondato di gente che ti vuole bene, e anche di gente a cui piaci...
Per la nostra atavica propensione all'autocompatimento diamo quasi sempre molto più peso agli eventi negativi della nostra vita, anche quelli insignificanti, mentre gli eventi positivi vengono sovente percepiti come una parentesi in un mare di noia, tristezza, rabbia e quant'altro.
Sono con Spinoza al duecento per cento quando dice che si vive per la gioia.E lo riscrivo pure. Si vive per la gioia. Si vive per la gioia.
Capito?!
:)
P.S:vi consiglio, fra le tante, di sentirvi "L'uomo vivo" di Capossela..a buon intenditor..
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