
Penso che forse il motivo per cui non porto mai a termine le storie che inizio a scrivere sia, oltre alla mia palese inettitudine, anche un altro.
Io voglio scrivere la vita, e la sola vita che conosco un po' è la mia. Nella mia vita, più o meno tutto è "qui ed ora", non ci sono tanti progetti per il futuro.
Non so pensare in anticipo a come si evolveranno le storie che inizio a scrivere. Non so scrivere sinossi o canovacci. A me vengono in mente singole situazioni, singoli episodi, singoli dialoghi. Penso ai miei protagonisti, capisco chi di loro è il personaggio di quella situazione che mi è balenata in testa. Sì, devo anche pensare a qual è il personaggio, perché spesso, all'inizio, l'interprete della scena che immagino non ha volto. E' chiunque, non è nessuno.
Poi magari la scrivo anche, quella scena, o scrivo le riflessioni che mi ispira.
Però, ovviamente, è troppo poco e non può bastare per costruire un libro anche vagamente decente.
Penso sia anche per questo che non scrivo, non seriamente.
Forse, sulla pagina come nella vita, sono più portata per i racconti brevi.
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