venerdì 1 giugno 2012

nebbia


Quando fuori c'è nebbia, Greta deve uscire e camminare, la sciarpa bene avvolta intorno al collo e alla bocca, il berretto di lana giù fino alle orecchie, il giubbo di pelle chiuso a ripararla dal vento.
Ama camminare veloce. Non che debba arrivare da qualche parte. Forse sente che deve andarsene al più presto e perciò cammina in fretta.
Chi lo sa. Chi ne sa niente, di qualsiasi cosa, forse tutti siamo ignoranti e viviamo senza sapere mai veramente niente, ottusi e soli. Ma chi se ne frega.
Quando capisci, quando sai, raramente questa conoscenza ti porta a qualcosa di buono. Quindi. Fanculo.
Greta cammina nella nebbia ed i pensieri non le servono, il solo pensiero che vuole tenersi ora è "non mi importa niente di niente".
La pioggia si nota subito, ti disturba quando cammini e ti fa scivolare e bagnare i piedi così finisce che pensi sempre a lei, alla pioggia, invece che badare ai fatti tuoi come desideravi fare quando sei uscita.
La nebbia invece. E' lì, copre tutto quindi non puoi non notarla, ma se sei a piedi dopo un po' smetti di accorgertene, non ti preoccupi di bagnarti o altro e pian piano ti sembra che il mondo e la realtà potrebbero davvero essere così, offuscati indefiniti imprecisi confusi. Come te.
Quando Greta è triste stordita incerta ed incasinata, la nebbia le fa credere, per un po', che il mondo reale sia uguale a lei.
E che importa se non è vero, se in effetti la vita è crudelmente precisa e chiara e ineluttabile, e sei solo tu che ti confondi, la vita è lì davanti, inequivocabile, perfettamente a fuoco, con contorni tagliati al bisturi. E se ti incasini sono solo affari tuoi, non è alla realtà che puoi dare la colpa.
Che importa. La nebbia accompagna Greta che cammina, se ne va da qualcosa e non ha idea se arriverà a qualcos'altro, ma non conta. Solo andarsene conta.
Toglie le mani dalle tasche, si accende una sigaretta e la luce tremolante e che subito muore dell'accendino, è perfettamente in sintonia col resto. Con lei.
Magari qualcuno la aspetta, se ritorna. O magari c'è qualcuno ad aspettarla dove arriverà. Magari no. Fanculo.
Cammina e adesso riesci a vederla solo se strizzi gli occhi, rimpicciolita dalla distanza e avvolta e sfumata dalla nebbia. Esiste ancora, Greta? E' mai stata a fuoco?

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