venerdì 1 giugno 2012

vecchia io?!


Da ieri ascolto solo Eskimo e Un altro giorno è andato, entrambe di Guccini ma che ve lo dico a fare.
Sentirmi più vecchia di quel che c'è scritto sui miei documenti è cosa a cui ormai mi sono abituata, e devo dire che ormai non mi dispiace nemmeno più.
E' un peccato non stupirmi più di niente, ma almeno mi è rimasta la capacità di ridere, ironizzare e comunque apprezzare le cose belle e piacevoli della vita.
E' un peccato sentirsi di dover risparmiare le energie, ma almeno non finisco più svuotata e distrutta come mi capitava prima.
E' un peccato aver voglia di rinunciare a certe cose senza nemmeno provarci, ma almeno adesso ho l'occhio un po' più lungo, e scelgo quello che sento migliore per me.
E' un peccato avere certe responsabilità, ma sono certe responsabilità ad avermi salvato la vita.
E' un peccato sentirsi più anni di quelli che hai, ma è bello poi pensare che, in effetti, ne hai ancora pochini...
Mi manca un po' quel senso di aspettativa, di avventura. Perché, per dirla come Guccini, "a vent'anni è tutto ancora intero, a vent'anni è tutto chi lo sa".
Ma.
Sono l'emblema dei cambiamenti, ma proprio per questo sono assolutamente io, me stessa, inconfondibilmente in transizione perenne.
A mia figlia, sempre straordinaria nel suo avermi salvata con la sua sola esistenza. Grazie.
Agli amici veri, sempre più o meno gli stessi, sempre presenti e pazienti. Grazie. Alla famiglia, quasi sempre in disaccordo con me e piena di amore. Grazie.
Alla vita, sempre incasinata ed emozionante. Grazie.
Grazie per quest'altro incredibile anno.
"Ed io che ho sempre un eskimo
addosso uguale
a quello che ricorderai,
io, come sempre, faccio quel che
posso, domani poi ci penserò
se mai
ed io ti canterò questa canzone
uguale a tante che già ti cantai:
ignorala, come hai ignorato le altre
e poi saran le ultime oramai.."

Nessun commento:

Posta un commento